The End is the Beginning

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Ico-pic.SVGStagione 1 di Picard
Numero di produzione: 103
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Regia: Hanelle M. Culpepper
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Incassi al botteghino: {{{EpisodiIncassi}}}
Durata: 43min
Titolo nella collana La pista delle stelle: {{{EpisodiPST}}}
Titolo italiano: La Fine È L'inizio
Titolo italiano scelto da Telemontecarlo: {{{EpisodiIT (TMC)}}}
Titolo spagnolo:
Titolo francese:
Titolo tedesco:
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Effetti speciali: {{{EpisodiSFX}}}
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Titolo nell'edizione italiana in DVD: {{{EpisodiDVDITA}}}
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The End is the Beginning è un episodio della prima stagione di Star Trek: Picard.

Ci viene rivelata una parte di storia tra Jean-Luc Picard e Raffi Musiker: l'ammiraglio avrà il suo bel daffare per convincere il suo ex primo ufficiale ad aiutarlo.
Soji Asha ha un incontro con ex droni Borg che avrà un effetto dirompente sulla sua psiche.

Trama

Nel 2385, non molto dopo l'attacco dei Sintetici a Marte, Raffi Musiker incontra Jean-Luc Picard appena uscito da una riunione al comando della Flotta Stellare. I due discutono della riunione: un dibattito su come proseguire con il piano di evacuazione dei romulani che saranno colpiti dall'esplosione della supernova.
Musiker fa domande precise a Picard avendo anticipato possibili obiezioni e relative soluzioni, tuttavia Picard le spiega che metà dei membri del Comando erano contrari all'idea dell'evacuazione fin dall'inizio, l'altra metà si è fatta convincere dalla paura. Spiega infine che tutti i sintetici sono banditi dalla Federazione dei Pianeti Uniti: tutti quelli in servizio verranno smantellati e la ricerca nel campo interrotta.
Musiker non può credere alle sue orecchie: è chiaro che un gruppo di sintetici non può svegliarsi un bel giorno e distruggere un pianeta colto da una furia omicida. La donna è convinta di una collusione fra ufficiali delle Flotta insoddisfatti e membri della Tal Shiar romulana. Picard è scettico verso questa teoria in quanto non ha senso che Romulani agiscano contro un piano per la salvezza dei propri simili.

Come ultima carta, Picard ha chiesto agli ufficiali di scegliere tra accettare il piano di evacuazione rivisto che ha elaborato, oppure accettare le sue dimissioni. Con profonda sorpresa, Picard vede accolta la seconda proposta.
Musiker gli chiede quale piano di emergenza hanno adesso, ma Picard risponde che le dimissioni erano proprio il piano di emergenza: senza il minimo supporto da parte della Flotta il piano non è del tutto fattibile e non resta altro da provare.
Prima che la donna possa ribattere, il suo PADD le segnala l'arrivo di un messaggio: è una convocazione del Comandante in Capo. Musiker capisce che le conseguenze delle azioni di Picard si stanno per ripercuotere anche sulla sua carriera e si avvia rabbiosa, ma rassegnata verso la sede del Comando lasciando Picard a disperarsi.

Primo atto

Nel presente Picard cerca di spiegare gli eventi degli ultimi giorni a Musiker, ma lei è già al corrente della sua conversazione con Kirsten Clancy e gli suggerisce sarcasticamente, la prossima volta che vorrà imbarcarsi in una missione segreta, di non informarne il Comandante in Capo della Flotta Stellare come primo passo. Lei inoltre lo rimprovera per la intervista alla FNN che si è rivelata un disastro assoluto. La donna infine esprime a Picard tutto il suo disappunto perchè lui si è ritirato a vivere nel suo "castello" mentre lei è rimasta nella sua casetta isolata a rimuginare sulla sua rabbia e vergogna per il suo brusco allontanamento dalla Flotta Stellare. Musiker ha apparentemente sviluppato una dipendenza da "foglia di serpente" che fuma e beve troppo.
In lacrime, si lamenta con Picard perché lui non si è mai degnato di contattarla o di accertarsi del suo benessere – inesistente – e del fatto che lui le si sia rivolto solo per ottenere aiuto. Disperata la donna si allontana incurante delle scuse di Picard.

Al Sito di Recupero Romulano troviamo Hugh, ora senza più impianti Borg, intento a rivedere la precedente operazione sul drone: il comportamento empatico e comprensivo di Soji Asha lo colpisce e lo convince a recarsi da lei.
L'ex Borg si complimenta con lei e le comunica la sua decisione di accordarle un colloquio con Ramdha, una donna romulana liberata dai Borg: Hugh è comunque curioso di sapere come mai la ragazza voglia intervistare la donna romulana. Hugh scopre che Soji ha avuto accesso al dossier di Ramdha – cosa che non è stata possibile a lui – e ha scoperto Ramdha essere una esperta di mitologia antica Romulana. Secondo una teoria di Soji, una cornice culturale comune può aiutare un gruppo di individui a riprendersi dallo shock dell'assimilazione e poi della liberazione.
Hugh è molto interessato al concetto e propone un incontro preliminare di 30 minuti.

Picard trova Musiker poco lontano dalla casa e le porge le sue scuse: capisce benissimo di essere stato assente quando la donna aveva più bisogno di lui e si dice molto dispiaciuto del suo stesso comportamento. Musiker risponde di non essere veramente interessata a quello che l'uomo ha da dire.
Picard continua poi spiegando che la Tal Shiar non potrebbe mai operare sulla Terra se non con un qualche livello di complicità da parte della Federazione dei Pianeti Uniti e le fa notare che proprio lei, anni prima, aveva elaborato la teoria di una connivenza Federale-Romulana.
Musiker ribatte che la sua teoria riguardava Marte e la missione di evacuazione: gli eventi appena successi sono lontani nello spazio e nel tempo. Picard esprime ancora tutte le sue riserve sull'argomento e Musiker ribatte che questo succede proprio perché il tentativo di depistaggio è andato a buon fine. Picard conclude che ha bisogno di Musiker proprio per la sua sofisticata capacità di analisi: la donna rifiuta per l'ultima volta, ma gli dice che conosce un pilota che fa al caso suo e che lo farà contattare.

Fuori dall'Istituto Daystrom a Okinawa, la dottoressa Agnes Jurati viene raggiunta dal Commodoro Oh che si presenta come direttrice della Sicurezza della Flotta Stellare e le dice che le due devono parlare a proposito della recente visita di Picard.

Secondo atto

Al sito di recupero, Soji Asha e Hugh si recano presso una stanza isolata dove si trovano Romulani liberati dai Borg. Una guardia tenta di protestare per l'ingresso di Soji, ma Hugh impone la sua decisione come Direttore Executivo del progetto.
All'interno della stanza numerosi Romulani sono intenti in semplici compiti ripetitivi, alcuni quasi in stato catatonico: Hugh spiega che questo gruppo rappresenta, per quanto si sa, tutti i romulani assimilati dai Borg.
La coppia vede Ramdha e le si avvicina: al loro saluto, la donna li degna appena di uno sguardo e torna poi ad allineare sul tavolo carte triangolari ricche di illustrazioni.

Fuori dalla sua casa Raffi Musiker sta effettuando delle ricerche su un terminale olografico portatile quando riceve una chiamata da Picard. La donna esita, ma finisce poi per rispondere. L'ex-ammiraglio le dice che le sta mandando tutte le informazioni che ha raccolto dal Daystrom su Bruce Maddox e le dice di continuare a indagare, nonostante le sue proteste.

In orbita intorno alla Terra, Picard si materializza nella sala teletrasporto della nave La Sirena viene quindi accolto dall'Ologramma di Emergenza Medica della nave che lo conduce dal capitano della nave, Cristóbal Rios, del quale ha le fattezze.
Rios chiede a Picard dove ha intenzione di andare in quanto Musiker non ha condiviso queste informazioni con lui, ma l'ex-ammiraglio risponde che sta ancora raccogliendo informazioni per definire la loro destinazione. Afferma comunque di voler partire quanto prima e di non essere sicuro se saranno costretti a qualche attività illegale: spiega che non è sua abitudine consultare un avvocato quando si tratta di fare la cosa giusta.
Picard parla con Rios della sua precedente carriera sull'incrociatore USS ibn Mājid NCC-75710 e il capitano gli dice di non stupirsi se non trova informazioni a proposito di quella nave, in quanto la Flotta Stellare l'ha fatta sparire da ogni registro. Nonostante la sua apparente durezza verso al Flotta, Picard fa notare coma La Sirena sia in perfetto ordine e che ogni cosa sia organizzata esattamente come da direttive della Flotta. Picard è convinto che Rios trasudi Flotta Stellare da ogni poro.
Rios risponde che si tratta solo del suo tragico senso della vita e che Picard è libero di ingaggiare lui o chiunque altro, ma non deve cercare di psicanalizzarlo.

Come previsto da Picard, Raffi Musiker non ha smesso di investigare sui dati raccolti e, dopo molte ricerche, trova finalmente l'indizio giusto, verso un luogo chiamato Freecloud.

A bordo della La Sirena, Rios riceve un rapporto dall'Ologramma di Navigazione di Emergenza secondo cui il danno ai sensori è riparato e sono adesso in piena efficienza. Finita la discussione tecnica lo ENH comincia a elencare a Rios le importanti azioni a cui ha partecipato Picard e le ragioni per cui dovrebbe aiutare una brava persona come lui.
Rios ribatte che ha già servito un grande ed eroico capitano, un decennio prima, e che il ricordo della sua morte violenta ancora lo perseguita: non vuole rifare tutto daccapo.

Vicino alle vigne, Picard parla dell'avventura che l'aspetta e Laris gli chiede se non avrà nostalgia di loro, di casa. Lui ribatte che sicuramente gli mancheranno lei, Zhaban e Numero Uno, così come le vigne, ma ammette di non essersi mai sentito davvero a casa in quel luogo, nonostante i suoi sforzi.
Laris ne è consapevole e sa che Picard, in tutti quegli anni, ha sempre avuto un occhio sulle faccende terrestri e un occhio rivolto al cielo.

Terzo atto

Hugh e Asha continuano a osservare Ramdha posizionare con cura le sue carte sul tavolo, non dando loro alcun peso. Asha vede che una delle carte rappresenta shaipouin una falsa porta che ornava le case tradizionali romulane, a cui invece si accedeva da una porta sul retro. La ragazza decide quindi di posizionarsi dietro la romulana e le chiede di poter figurativamente "entrare". Ramdha finalmente dimostra interesse accetta di comunicare con Asha.

Zhaban ha preparato una varietà di prodotti tipici francesi per accompagnare Picard nel suo viaggio, ma mentre gliene parla, la tenuta viene attaccata da un commando della Zhat Vash analogo a quello che ha ucciso Dahj e il suo fidanzato. I due romulani mettono in campo tutto il loro addestramento e hanno la meglio degli attaccanti anche con l'aiuto di Picard che mette a segno diversi colpi con un phaser nascosto sotto il tavolo. Quando l'attacco sembra terminato, un ultimo soldato irrompe, ma viene abbattuto appena in tempo dalla dottoressa Agnes Jurati appena giunta sul posto. Picard ringrazia la donna e la fa accomodare per tranquillizzarla dopo lo shock di un confronto a fuoco così violento.
Jurati racconta a Picard della visita del Commodoro Oh e delle informazioni che le ha dato, giustificandosi dicendo che le sembrava importante dire tutta la verità. Picard la rassicura spiegando che il commodoro è la Direttrice della Sicurezza della Flotta Stellare e un ufficiale con un'ottima reputazione. Nel frattempo, Laris e Zhaban hanno iniziato l'interrogatorio di uno degli attaccanti superstiti.
Picard cerca di ragionare con il romulano e gli promette che lo libererà se darà loro le informazioni necessarie. Picard chiede della Tal Shiar, della Zhat Vash e dell'assassinio di Dahj. Il romulano è per lo più reticente, ma non controlla la rabbia quando afferma che Dahj non era una ragazza e che non troverà la sorella prima che ci riesca la Zhat Vash. Prima di mordere la capsula con l'acido che lo uccide consumandolo, riesce solo ad aggiungere che la sorella non è quello che lui pensa, ma è la distruttrice.

Al Sito di Recupero, Asha e Hugh non hanno molta fortuna con Ramdha che continua a essere chiusa in sé stessa e prosegue a disporre le carte. Asha riconosce le carte come pixmit, che descrive come un tipo di arte divinatoria connessa con la mitologia. Ramdha finalmente reagisce e spiega che non si tratta per nulla di mitologia, ma piuttosto definisce le sue carte come "notizie". Asha, come antropologa, è interessata alla possibilità che le immagini sulle carte possano essere archetipi antichi con cui però relazionare il recente trauma subito dagli ex-droni.
Ramdha dice di riconoscere Asha dal "domani" e la ragazza chiede chiarimenti su questa affermazione senza ottenerne. Inizia allora ricordando alla romulana come lei fosse uno dei membri dell'equipaggio della IRW Shaenor nella sua ultima missione quando venne assimilata dal cubo Borg. Asha prosegue chiedendo se Ramdha sa per quale ragione la sub-matrice è collassata.
Hugh è molto stupito dalla quantità di informazioni in possesso di Asha, mentre Ramdha ignora completamente le parole della ragazza, concentrandosi invece su una ulteriore carta che raffigura due persone: a questo punto chiede ad Asha se lei è la sorella che vive o la sorella che muore. La romulana scatta improvvisamente in azione e sottrae l'arma a una delle guardie: urla ad Asha di sapere chi lei sia veramente, è la distruttrice. Ramdha quindi tenta il suicidio, ma Asha si precipita a disarmarla. Hugh ristabilisce l'ordine nella stanza, mentre gli altri romulani liberati fissano Ramdha con espressione impaurita.

Quarto atto

Turbata da quanto successo poco prima, Soji Asha contatta la madre per assicurarsi delle condizioni di Dahj Asha. La donne le risponde che la sorella sta bene e che non deve preoccuparsi. Mentre la mamma continua a parlare, Soji appare esausta e si addormenta repentinamente.
Successivamente, la ragazza viene svegliata da Narek, giunto al suo alloggio per assicurarsi delle sue condizioni dopo il recente incidente. Soji gli spiega la sua confusione: la ragazza dice di non sapere da dove le siano arrivate le informazioni a proposito della IRW Shaenor e della presenza a bordo di Ramdha. La ragazza cerca di razionalizzare concludendo di aver letto queste informazioni nei rapporti parzialmente redatti e che al censore romulano devono essere sfuggite alcune informazioni.
Soji non è molto convinta della sua stessa spiegazione e chiede conferma Narek, il quale le confessa di amarla.

Più tardi, fuori dall'alloggio, Narek incontra Narissa Rizzo, ora con il suo vero aspetto romulano. Alle domande della donna, Narek risponde che Soji non gli ha dato ancora nessuna informazione rilevate e che, a suo avviso, la ragazza non conosce davvero la sua vera identità. Visto quello che è successo sulla Terra, probabilmente è meglio così. Rizzo afferma che l'incidente sulla Terra è il risultato di un errore di calcolo ed è la ragione per cui sta permettendo a Narek di proseguire con il suo approccio, ma lo mette in guardia sul pericolo di sviluppare veri sentimenti verso Soji.

A Château Picard Agnes Jurati sta informando l'ammiraglio della sua decisione di unirsi alla loro missione di ricerca della sorella di Dahj. Improvvisamente Picard riceve una chiamata da Rios impaziente perché la situazione si sta scaldando. Picard lo rassicura che è già stata calda, riferendosi all'attacco appena conclusosi. Rios ribatte che sta per peggiorare e che devono partire al più presto. Jurati insiste di doversi unire alla ricerca in quanto deve assistere di persona al miracolo che è la sorella di Dahj. Convinto, Picard la porta con sè teletrasportandosi su La Sirena.

A bordo, Picard è stupito di trovare Raffi Musiker e capisce che lei e Rios hanno organizzato tutto per il viaggio, dopo la scoperta della donna dell'ubicazione di Maddox su Freecloud. Musiker chiarisce che lei non si sta unendo alla missione, ma li sta solo accompagnando nel loro viaggio verso Freecloud, dove resterà separandosi da loro.
Jurati le chiede cosa intende fare su Freecloud, ma Musiker, invece di rispondere, chiede a Picard come mai abbia fatto salire a bordo la donna senza un controllo di sicurezza. Picard a sua volta reitera la domanda a Musiker, che di nuovo non risponde.
Rios termina le conversazioni e sollecita tutti a prendere i propri posti per poter partire al più presto.
Picard sorride e Rios lo invita a dare il via alla missione: «Attivare!»

Sezioni

In questo episodio…

  • Durante il riassunto dei fatti avvenuti prima dell'attacco a Marte, negli occhi di F8 si vede scorrere del codice, diversamente da quanto si era visto in Maps and Legends. Si possono leggere termini come false, memory, binary, diff_yesterday, function, progrm, using, ma sembra che siano termini informatici a caso e non easter egg o indizi di qualche genere.
  • Nel prologo dell'episodio, vediamo PADD piuttosto simili a quelli in uso durante la Star Trek: The Next Generation, diversamente dai dispositivi olografici ubiqui nelle azioni che si svolgono nel presente della serie. Vediamo anche le uniformi in uso nel 2385, che differiscono sia da quelle viste nelle tre serie precedenti ambientate nel XXIV secolo e nei relativi film, che da quelle viste nel corso di questa serie.
  • Raffi Musiker menziona i cantieri navali di Beta Antares e quelli di 40 Eridani-A. Si tratta della prima volta che questi due stabilimenti vengono citati nei dialoghi: li conoscevamo solo per il testo sulla placca commemorativa della USS Prometheus NX-59650, costruita nei primi e per le placche della USS Prometheus NCC-71201, della USS Brattain NCC-21166 e della USS Phoenix NCC-65420, costruite nei secondi.
  • Raffi Musiker abita nella Vasquez Rocks del mondo reale: questa è quindi la prima volta che questa location – spesso usata in passato come ambientazione aliena – viene usata in Star Trek per rappresentare il luogo reale. La location appare per la prima volta alla fine di Maps and Legends e il suo nome ci viene confermato con la sovraimpressione Vasquez Rocks in The End is the Beginning.


  • Raffi Musiker continua a chiamare Picard "JL", come aveva già fatto in Star Trek: Picard - Countdown confermando quindi la loro estrema familiarità.
  • Hugh ritorna sullo schermo dopo la sua ultima apparizione in Descent - Part II, 27 anni prima.
  • Per la prima volta nella serie, una parte consistente dell'azione ha luogo su una astronave, la La Sirena.

Note

  • Il titolo allude probabilmente al fatto che questo episodio è l'ultima parte del primo capitolo della serie e che, da questo punto in poi, si "parte" con la vera storia, infatti l'episodio si chiude con la partenza de La Sirena.
  • Picard non è convinto della teoria di Raffi Musiker a proposito delle azioni della Tal Shiar contro il loro sforzo di evacuazione, tuttavia il suo incontro con quella organizzazione e con i suoi agenti in Star Trek: Picard - Countdown avrebbero dovuto lasciare l'ammiraglio di tutt'altra opinione.
  • Picard nel 2385 ha il grado di Ammiraglio a quattro stelle, la cosa può essere insolita considerando che nei soli sei anni trascorsi da Nemesis avrebbe dovuto ottenere quattro promozioni, ma già nello stesso film avevamo visto Janeway come Ammiraglio a tre stelle, il che significava tre promozioni nei soli due anni da Endgame - Part II. Si può supporre che i capitani che si siano distinti per un particolare servizio abbiano la possibilità di scalare i gradi da ufficiale di bandiera con una particolare rapidità.
  • Vediamo Raffi Musiker fumare, nonostante in Ex Post Facto Tom Paris avesse detto esplicitamente che l'umanità avesse smesso secoli prima. Michael Chabon ha dichiarato che la donna fuma una “flashpipe” di origine orioniana detta hargl, usata su quel pianeta da centinaia di anni per vaporizzare le parti carnose di una pianta chiamata horx, o “foglia di serpente”.[1]
  • Sul tavolo di Musiker possiamo vedere una bottiglia di Brandy sauriano, mentre Rios replica una bottiglia di Pisco, una acquavite di origine peruviana e cilena, indicandoci forse una origine sudamericana del capitano.
  • Cosa significa l'osservazione di Soji Asha per cui le è semplice ottenere quello che le serve semplicemente chiedendolo? Forse lei usa qualche sistema di coercizione senza rendersene conto? E come mai Hugh non approfondisce la questione?
  • È quantomeno curioso che il Commodoro Oh indossi un paio di occhiali da sole quando va a trovare la dottoressa Jurati in quanto si sa che i Vulcaniani hanno una palpebra supplementare che li protegge da intensità luminose eccezionali; un motivo potrebbe essere quello di non essere riconosciuta, ma a questo punto invece di passare inosservata avrebbe creato più sospetto. Pare che gli occhiali siano un tributo al lavoro del regista Jean-Luc Goddard e all'attrice Anna Karina[2]. Michael Chabon ha suggerito che questo potrebbe essere un indizio a proposito della vera identità della donna.[1]
  • Davvero incredibile pensare che una squadra tattica ben addestrata e armata di tutto punto, oltre che in netta superiorità numerica, debba soccombere a due ex agenti e a un uomo anziano impreparati e non equipaggiati. Assurdo inoltre che Zhaban metta fuori combattimento un soldato rompendogli una bottiglia di vino in testa, considerato che porta un casco protettivo.
  • Quando Rios risponde a Picard dicendo che la situazione sta diventando più calda, intende dire che ci sono altre forze nemiche pronte a colpire Picard? Significa che dopo la partenza de La Sirena c'è stato un altro attacco alla tenuta?
  • Molto strano che, alla fine dell'attacco, Jurati giunga sul posto proprio al momento in cui l'ultimo soldato sta per colpire, che trovi un'arma pronta all'uso e che lo abbatta al primo colpo, pur non avendo evidentemente pratica nel maneggiare armi. Verrebbe da pensare che la presenza della dottoressa non sia un caso e che abbia secondi fini. Più tardi Raffi Musiker si lamenta che Picard non abbia effettuato un controllo di sicurezza su di lei, ma Picard non risponde a questa accusa: dobbiamo forse pensare che l'ammiraglio abbia invece fatto delle ricerche e che stia assecondando la donna, sapendo di lei più di quanto crediamo?
  • Cristóbal Rios è tatuato, mentre in Past Tense - Part I, dalla conversazione di Christopher Brynner con Jadzia Dax, era stata data l'impressione che i tatuaggi fossero una moda del XX e XXI secolo. Michael Chabon ha dichiarato che il capitano Rios mantiene una serie di usanze "antiche" con studiato manierismo.[1] Si noti come i due ologrammi sulla sua nave siano ordinatamente vestiti, molto cortesi e come parlino un impeccabile inglese, in contrasto con il Rios in carne ed ossa che ostenta aspetto e atteggiamenti trasandati.
  • Strano che Rios, così attento al suo retaggio latino, legga l'edizione inglese The Tragic Sense of Life dell'opera di Miguel de Unamuno invece dell'originale spagnolo Del sentimiento trágico de la vida. È vero che in Broken Bow T'Pol ha stabilito che la lingua ufficiale della Terra unita sia l'inglese, ma d'altro canto in The Ship si è sentito Enrique Muniz parlare spagnolo.
  • Il brano che Jurati ascolta in pausa pranzo è l'opera Kasseliana ascoltata da Hugh Culber in Brother.
  • L'Italia dallo spazio, 2399
    L'Italia dallo spazio, 2399
    All'incirca a [T 40:00], vediamo un'immagine della Terra dallo spazio in cui si vede molto bene la penisola italiana, dove spiccano in evidenza le luci notturne della Pianura Padana, dell'asse Firenze-Pisa/Livorno, e delle conurbazioni di Roma e Napoli.
  • Con la menzione di Rios a Spock, si conferma la comparsa almeno sotto forma di riferimento del celebre vulcaniano in tutte le serie di Star Trek ambientate dopo la sua nascita: all'essere protagonista della Star Trek: The Original Series ed a comparire in Unification (Star Trek: The Next Generation), così come in molti episodi della seconda stagione di Star Trek: Discovery, si aggiungono le menzioni di Kira dell'Universo dello Specchio in Crossover (Star Trek: Deep Space Nine), Tuvok in Endgame (Star Trek: Voyager), ed appunto questa.

YATI

  • In Maps and Legends, Soji Asha parla in romulano a un drone borg appena "recuperato": questa cosa sembra molto strana in quanto si dice che sia una alieno appartenente a una razza sconosciuta. In una inquadratura ravvicinata lo si vede anche non avere le orecchie a punta. In The End is the Beginning, tuttavia, Hugh dice chiaramente che il drone è di origine romulana.


47

  • Quando Raffi Musiker sta effettuando le ricerche su dove si possa trovare Bruce Maddox, sul display olografico si possono leggere le stringhe numeriche 04768, la definizione di variabile 47-0-4-T e l'istruzione if:VAR::[40274*MODE]:: then* [Terminate] **.

Blooper

  • I gradi sull'uniforme del Commodoro Oh sono storti. È piuttosto strano che un ufficiale della Flotta non stia attento a questi particolari, per cui la colpa sarà senz'altro degli attrezzisti della produzione della serie.

Okudagram

  • Quando Raffi Musiker sta effettuando le ricerche su dove si possa trovare Bruce Maddox, sul display olografico si può leggere GNDN, un acronimo spesso presente in targhette su porte, paratie o condotti che significa Go Nowhere Do Nothing. Nelle stesse schermate si legge inoltre la stringa CRYPTO ALGORITHM IDENTIFICATION: GORN EGG.

Produzione

Versione Italiana

Continuity

Citazioni

Picard: Mars is burning, tens of thousands are dead, and nobody is thinking, nobody is listening, they're just reacting!
Musiker: Wait a minute. What happened in there, JL?
Picard: They said that our plan was unfeasible. Half of them never wanted to rescue the Romulans in the first place, and the rest are… are just frightened. I never dreamed that Starfleet would give in to intolerance and fear.

Hugh: There is no more despised people in the galaxy than the xBs. People either see us as property to be exploited, or as a hazard to be warehoused. Our hosts, the Romulans have a far more expansive vision. They see us as both.

Ologramma di Emergenza Navigazione: So, are we excited? Intimidated? Maybe a teensy bit starstruck? Jean-Luc Picard: Chief contact with the Q Continuum. Arbiter of Succession for the Klingon Empire. Savior of Earth from Borg invasion. Captain of the Enterprises -D and -E. The man even worked alongside the great Spock.

Picard: I tried my best to belong to this place, but I don't think I ever truly felt at home here.

Picard: Engage!

Riferimenti

Episodi

Pianeti

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